Origini e attitudini
Razza
molto simile al Pinto (la caratteristica di entrambi sono le macchie),
originaria degli Stati Uniti. L'allevamento del Pinto fu iniziato dai
pellerossa che cercavano i soggetti selvaggi "più colorati", ritenuti
i migliori, per incrociarli con i cavalli di origine spagnola. L'altezza
variava dai 135 ai 160 cm, importanti erano solo il mantello e le proporzioni.
Furono i Comanche a operare la distinzione fra Pinto: selezionarono i loro pezzati
e li incrociarono con il Quarter, ottenendo un cavallo del tutto simile al
Quarter ma pezzato, il Paint Horse appunto. Il Pinto continuò ad essere
allevato senza controllo fino al 1930 quando si incominciò a dare omogeneità
alla razza attuando incroci con il Purosangue Inglese e con l'Arabo. Dagli anni
'60 furono praticate selezioni con cavalli di origine spagnola per determinare
una razza diversa dal Paint. Restano comunque due razze molto simili.
- Caratteri morfologici
Tipo:
meso-dolicomorfo.
Mantello:
sempre pezzato: caratteristica sono le macchie: l'"overo" e il
"tobiano". Il primo presenta grandi macchie bianche su tutto il corpo
a fondo scuro; il secondo macchie di altri colori su fondo chiaro.
Altezza
al garrese: 150 - 165 cm.
Peso: circa 500 kg.
Carattere
intelligente, docile, affidabile.
I cavalli dallo scudo magico
Nel
1519, l’esploratore spagnolo Cortes Fermando, sbarcò nel continente Nord
Americano, cercando, come molti in quel periodo, fama e fortuna.
Cona
la sua truppa di conqustatores, portò con se dei cavalli, per potersi muovere
attraverso le terre di quest’enorme Continente sconosciuto. Secondo lo storico
spagnolo Diaz del Castello, uno dei membri di quell’equipaggio, uno di quei
primi 16 cavalli “esploratori”, aveva grandi pezzature bianche sul ventre.
Questo
cavallo macchiato, fu incrociato con i piccoli ma robusti Mustang allevati dal
pellerossa: i Comanche, forse i più fieri cavalieri delle pianure, furono
subito impressionati da questi forti e vivaci cavalli colorati, e ne allevarono
molti nelle loro grandi mandrie. La prova di questo “amore”, si riscontra nei
disegni di cavalli colorati trovati sulle toghe di bufalo dipinte dai Comanche.
Erano degli allevatori privi d’ogni esperienza scientifica e genetica (naturalmente!)
ma possiamo considerarli i primi selezionatori di questa razza e raggiunsero un
elevato standard qualitativo dei soggetti allevati.
Un’antica
credenza affermava che avessero doti magiche e che avrebbero protetto il loro
cavaliere in battaglia qualora avessero avuto sul petto la caratteristica
pezzatura a scudo (vedi foto di lato). Furono i Comanche ad operare le prime
selezioni del Pinto: scelsero i loro migliori riproduttori e li incrociarono
con il Quarter, ottenendo così un cavallo simile ma pezzato.
Con
l’arrivo dei colonizzatori Inglesi, purtroppo, una parte del patrimonio
genetico, così accuratamente selezionato dai Comanche, andò disperso insieme
con intere etnie indiane ed alle loro mandrie: lo scudo magico sembrava aver
perso la sua forza.
Durante
tutto il 1800 e fino alla metà del 1900, questi cavalli furono chiamati con
nomi diversi: Pinto, Paint, Skewbald, Piebald.
Il
Pinto continuò ad essere allevato senza controllo fino al 1930, quando come i
suoi “parenti” Quarter Horse, fu incrociato con i Purosangue Inglesi arrivati a seguito dei colonizzatori
anglosassoni, e rischiarono di perdere per sempre le loro caratteristiche
“pezzature”, che li rendevano così speciali.
Fu
solo nel 1950, un piccolo gruppo d’allevatori si dedicò alla conservazione del
cavallo pezzato, e fondò la “Pinto Horse Association”.
Rebecca
la prima allevatrice
Nel
1962 fu costituita l’American Paint Stock Association. Fondatrice di
quest’associazione fu la signora Rebecca Tyler Lockhart, insieme a tre uomini
che vivevano vicino Gainsville, E.J. Hudspeth, Truman Moody e Charlie Moore.
Sebbene
i primi allevatori apprezzassero i colori di questi cavalli, la selezione fu
rivolta soprattutto alla ricerca del perfetto “cavallo da ranch”, robusto,
coraggioso e dotato del famoso Cow-Sense, indispensabile a lavorare con il
bestiame.
I
fondatori storici dell’American Paint Stock Association, decisero di
organizzare uno show. Contattarono quindi chiunque conoscessero nel nord Texas
e ad Oklaoma e chiesero loro di portare tutti i loro Paint alla gara
organizzata al Junior Robertson’s, località vicino Waurika. Il gruppo decise
poi di avvicinare gli organizzatori del Southwestern Exposition e Stock Show a
Forth Worth (patria nel “non colorato” Quarter Horse) e fecero approvare una classe
“Open Color”, che permise agli allevatori di mostrare i pregi di questi
cavalli. Alcune settimane dopo lo show, il signor Lockart e 17 persone si
radunarono al Curtwood Motel in Gainesville, e decisero quali dovettero essere
i punti fondamentali per la costituzione del primo Registro di Razza. L’11
agosto del 1962, la signora Rebecca Lockhart al
tavolo della sua cucina, registrò il primo certificato di American Paint
Horse, uno stallone nero/bianco, tobiano, di nome Bandits Pinto di proprietà
del Flying M. Ranch di Mc. Kinney nel Texas. Fù sempre Rebecca a pubblicare la
prima news-letter su questa razza, e a trattare tutta la corrispondenza
dell’associazione.
Alla
fine del 1962 risultavano iscritti ben 150 soci e registrati 250 cavalli.
Nel
1963 la sede dell’Associazione si trasferì ad Amarillo, nel Texas, dove tenne
il suo primo show ufficiale all’Aufils Sports Arena di Lubook. L’anno dopo la
sede fu spostata a Forth Worth, dove si trova tutt’oggi. L’associazione arrivò
a contare ben 1005 soci, con 1269 cavalli regolarmente registrati.
Visto
il successo che questi cavalli stavano riscuotendo, ci furono vari tentativi di
dar vita ad associazioni parallele a quella di Rebecca: l’American Paint
Quarter Horse Association fu tra uno di questi tentativi, falliti in breve
tempo per mancanza d’iscrizioni.
Nel
1965, infatti, si tenne un’assemblea generale di tutti gli allevatori, e fu
fondata l’American Paint Horse Association, con 1300 membri e 3800 cavalli
iscritti.
Negli
USA i Pinto sono suddivisi in tre distinti registri:
1.
L'American Paint Horse Registry per cavalli tipo Stock Horse, di discendenza
Quarter Horse o Purosangue.
2.
Il Pinto Registry per cavalli tipo Stock Horse, Hunter e sella.
3.
La MoroccanSpotted Horse Cooperative Association con cavalli di discendenza
Araba, Americano da Sella, Purosangue, Morgan, Tennessee Walking Horse e
Hackney.
Solo
la prima però iscrive i cavalli di razza Paint Horse, le altre due registrano
ogni cavallo che abbia “pezzature” più o meno estese, sia esso discendente da
un P.S.I. che da qualsiasi altra razza.
Caratteristiche della Razza
Cavallo
da sella meso-dolicomorfo, con un’altezza al garrese tra 152-163 cm,
particolarmente indicato per il galoppo, la sua versatilità lo rende idoneo a
tutte le specialità equestri. Molto robusto, deve avere una testa ben
proporzionata, a profilo rettilineo, con muso larga e orecchie non piccole o
affusolate, il collo deve essere muscoloso, il garrese rilevato, la groppa
arrotondata, la coda ben attaccata e il torace ampio e profondo. Gli arti
devono risultare solidi e muscolosi, piuttosto corti con articolazioni e
tendini resistenti e infine deve avere lo zoccolo arrotondato. E’ utile
ricordare che il principale obiettivo che si deve prefiggere un allevatore di
Paint Horse, non è il “puledro colorato”, ma un cavallo bello morfologicamente,
dove la bellezza delle forme corrisponde al modello di cavallo atleta in
funzione della specialità o delle specialità per le quali sarà addestrato. Se
questo cavallo è anche colorato, l’obbiettivo massimo è raggiunto.
Il mantello
Paint
e Pinto sono due parole che si riferiscono al manto pezzato di un cavallo ma
con modalità differenti. Infatti, la Paint Horse Association accoglie al suo
interno qualsiasi cavallo pezzato, dal pony al cavallo da sella. Mentre
l'American Paint Horse Association registra, tra i cavalli pezzati, solo quelli
che hanno determinato caratteristiche. Effettivamente i Paint si differenziano
tra loro per la disposizione della pezzatura e per il colore del mantello.
I
Paint horse si dividono in due registrazioni di base: il regular con evidente
bianco sul mantello ed il breedingstock, senza bianco evidente.
Geneticamente
sono divisi in tre gruppi principali, il tobiano, portatore di un gene
dominante e l’overo, portatore di un gene recessivo e il tovero:
1.Overo:
Roano, Sauro hanno pezzature bianche e testa parzialmente dello stesso colore.
Le aree bianche generalmente iniziano dal ventre, dorso, coda e criniera
tendono ad essere scure, la faccia bianca e gli occhi azzurri e gli arti parte
scuri e parte bianchi. La coda è solitamente di un solo colore.
2.Tobiano:
Bianco, maculato di scuro con criniera e coda bianche; le macchie sono di
solito regolari e nitide, di forma spesso ovale o tondeggiante, e si estendono
lungo il collo e il petto assumendo l’aspetto del famoso scudo. Gli esemplari
pezzati di bianco e nero vengono chiamati 'piebald'; quelli bianchi e d’altro
colore 'skewbald'.
3.Tovero:
ha caratteristiche comuni ad entrambi i tipi descritti prima.
Molti
studi sono stati fatti per determinare quanto i geni incidano sulla colorazioni
di questi cavalli. Dall’esperienza maturata dagli allevatori, risulta che
incrociando uno stallone overo con fattrici Quarter Horse (incrocio ammesso dal
registro di razza, insieme a quello con il P.S.I.) la percentuale di puledri
regular che si ottengono varia tra il 65% - 70%. La stessa percentuale si ha
usando uno stallone Quarter Horse su fattrici Paint colorate. Il mantello overo
è determinato dall’interazione di più geni ed allo stato attuale delle
ricerche, non è possibile determinare il mantello del puledro che nascerà.
Forse, nel futuro, si potranno “eliminare” dal seme, i geni che determinano i
breedingstock, ma per il momento è la natura a decidere!Diverso, invece è il
discorso per il tobiano, dove attraverso lo studio della mappa cromosomica, si
possono individuare i soggetti omozigoti (portatori del gene TT) ed i soggetti
eterozigoti (portatori del gene Tt). Il prodotto dell’incrocio di uno stallone
tobiano omozigote sarà quasi sempre (99,9%) un tobiano, indipendentemente dal
colore della fattrice. Un individuo per essere tobiano omozigote deve sempre
essere figlio di due tobiani, non sempre però, il prodotto di due tobiani è un
omozigote.
OVERO
x OVERO: OVERO o BREEDINGSTOCK
TOBIANO
x OVERO: TOBIANO, OVERO, TOVERO o BREEDINGSTOCK
OVERO
x QUARTER HORSE: OVERO o BREEDINGSTOCK
TOBIANO
x QUARTER HORSE: TOBIANO, BREEDINGSTOCK, OVERO
TOBIANO
x TOBIANO: TOBIANO o BREEDINGSTOCK
TOBIANO
(TT) x OGNI TIPO DI FATTRICE: TOBIANO
Attitudini
Sella
e tiro leggero, particolarmente versato per il galoppo e le gare western. Ma la
caratteristica principale di questi cavalli la loro versatilità, che li rende
idonei a tutte le specialità equestri: dal Barrel Racing al Reining, dal
Cutting al Pole Bending, dal Western Riding al TrailHorses e, infine
dall'Halter all'English Pleasure.
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